articolo Il mondo animale Curiosità
Cane e gatto: convivenza possibile freccelunedì 16 settembre 2013

Al contrario di quanto dicono i luoghi comuni, la convivenza tra cane e gatto è possibile. Da sempre, l’immaginario collettivo, ci ha abituati a pensare a questi due animali come acerrimi rivali. È solito, infatti, vedere cartoni animati in cui il cane insegue il gatto, o viceversa, è quest’ultimo a fare enormi dispetti al cane, abituandoci così a pensare che, per questi due animali, la pacifica convivenza sia impossibile. Il complicato rapporto tra le due specie è dovuto, in realtà, ad un diverso modo di comunicare.

La relazione tra i due non è basata sull’odio come siamo abituati a pensare, semplicemente su un disaccordo comunicativo. Entrambe le specie usano, per comunicare, il linguaggio del corpo che spesso lancia segnali completamente opposti. L’esempio più comune è dato dalla posizione della coda. Un gatto con la coda eretta indica semplicemente una sorta di saluto, il cane invece usa lo stesso gesto come atto di sfida, come il volersi riconoscere superiore.

Se però andiamo ad analizzare bene le due specie, noteremo che, cane e gatto, nel comunicare, hanno anche molti punti in comune:
  • entrambi in una situazione di disagio o preoccupazione piegano le orecchie all’indietro,
  • entrambi distolgono lo sguardo per evitare conflitti, 
  • ambedue mettono in vista i denti come tecnica difensiva, 
  • ringhiano per esprimere lo stesso stato d’animo, 
  • ed entrambi preferiscono la via di fuga al conflitto. 
La convivenza tra queste due specie di animali è quindi possibile e meno difficile di quanto siamo portati a pensare, è importante però seguire dei piccoli accorgimenti, soprattutto quando uno dei due animali entra a far parte di una famiglia che già possiede un esemplare dell’altra specie. La condizione più opportuna è comunque quella di adottare insieme i cuccioli di cane e gatto. Quando un cane e un gatto iniziano a convivere, è importante farli conoscere e frequentare un po’ per volta, e , almeno all’inizio non lasciarli mai soli.

Bisogna dare la possibilità al nuovo arrivato di prendere confidenza con la casa ed evitare di trascurare l’animale che già viveva con noi. Occorre lasciarli liberi di studiarsi, di capire le reciproche differenze caratteriali. Messi a stretto contatto cominceranno in un primo momento a dividersi il territorio, per poi avvicinarsi, ma deve essere un avvicinamento naturale non forzato da noi. Per evitare motivi di litigio, è opportuno predisporre spazi autonomi: dovranno avere ciotole distinte collocate a distanza, cucce e giacigli separati, giochi differenti.

Con il tempo inizieranno a conoscersi e capire cosa possono fare insieme e cosa no. Non sempre cane e gatto instaurano un rapporto di amicizia e gioco, ma comunque riescono a convivere tranquillamente rispettando i rispettivi spazi. Quando invece si instaura un rapporto di vera amicizia è bellissimo vederli giocare e dormire insieme, cercarsi in continuazione e non poter più fare a meno l’uno dell’altro.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Filomena  Pavone - vedi tutti gli articoli di Filomena  Pavone



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Minuartia

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Tolmiea

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Dizygotheca

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Camellia (Camelia)

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Cane e gatto: convivenza possibile freccelunedì 16 settembre 2013

Al contrario di quanto dicono i luoghi comuni, la convivenza tra cane e gatto è possibile. Da sempre, l’immaginario collettivo, ci ha abituati a pensare a questi due animali come acerrimi rivali. È solito, infatti, vedere cartoni animati in cui il cane insegue il gatto, o viceversa, è quest’ultimo a fare enormi dispetti al cane, abituandoci così a pensare che, per questi due animali, la pacifica convivenza sia impossibile. Il complicato rapporto tra le due specie è dovuto, in realtà, ad un diverso modo di comunicare.

La relazione tra i due non è basata sull’odio come siamo abituati a pensare, semplicemente su un disaccordo comunicativo. Entrambe le specie usano, per comunicare, il linguaggio del corpo che spesso lancia segnali completamente opposti. L’esempio più comune è dato dalla posizione della coda. Un gatto con la coda eretta indica semplicemente una sorta di saluto, il cane invece usa lo stesso gesto come atto di sfida, come il volersi riconoscere superiore.

Se però andiamo ad analizzare bene le due specie, noteremo che, cane e gatto, nel comunicare, hanno anche molti punti in comune:
  • entrambi in una situazione di disagio o preoccupazione piegano le orecchie all’indietro,
  • entrambi distolgono lo sguardo per evitare conflitti, 
  • ambedue mettono in vista i denti come tecnica difensiva, 
  • ringhiano per esprimere lo stesso stato d’animo, 
  • ed entrambi preferiscono la via di fuga al conflitto. 
La convivenza tra queste due specie di animali è quindi possibile e meno difficile di quanto siamo portati a pensare, è importante però seguire dei piccoli accorgimenti, soprattutto quando uno dei due animali entra a far parte di una famiglia che già possiede un esemplare dell’altra specie. La condizione più opportuna è comunque quella di adottare insieme i cuccioli di cane e gatto. Quando un cane e un gatto iniziano a convivere, è importante farli conoscere e frequentare un po’ per volta, e , almeno all’inizio non lasciarli mai soli.

Bisogna dare la possibilità al nuovo arrivato di prendere confidenza con la casa ed evitare di trascurare l’animale che già viveva con noi. Occorre lasciarli liberi di studiarsi, di capire le reciproche differenze caratteriali. Messi a stretto contatto cominceranno in un primo momento a dividersi il territorio, per poi avvicinarsi, ma deve essere un avvicinamento naturale non forzato da noi. Per evitare motivi di litigio, è opportuno predisporre spazi autonomi: dovranno avere ciotole distinte collocate a distanza, cucce e giacigli separati, giochi differenti.

Con il tempo inizieranno a conoscersi e capire cosa possono fare insieme e cosa no. Non sempre cane e gatto instaurano un rapporto di amicizia e gioco, ma comunque riescono a convivere tranquillamente rispettando i rispettivi spazi. Quando invece si instaura un rapporto di vera amicizia è bellissimo vederli giocare e dormire insieme, cercarsi in continuazione e non poter più fare a meno l’uno dell’altro.
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